ensayo de fratelli tutti

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enc. 100. Tractatus de virtutibus theologicis, ed. [268] Benedetto XVI, Lett. Biografia, trad. [62] E ugualmente non giunge a riconoscere a fondo la propria verità se non nell’incontro con gli altri: «Non comunico effettivamente con me stesso se non nella misura in cui comunico con l’altro». La pace sociale è laboriosa, artigianale. Segnaliamo altresì «le forti crisi politiche, l’ingiustizia e la mancanza di una distribuzione equa delle risorse naturali. 1. [233] E nemmeno vanno dimenticati le persecuzioni, il traffico di schiavi e i massacri etnici che sono avvenuti e avvengono in diversi Paesi, e tanti altri fatti storici che ci fanno vergognare di essere umani. Per rendere possibile lo sviluppo di una comunità mondiale, capace di realizzare la fraternità a partire da popoli e nazioni che vivano l’amicizia sociale, è necessaria la migliore politica, posta al servizio del vero bene comune. Talvolta la violenza fondamentalista viene scatenata in alcuni gruppi di qualsiasi religione dall’imprudenza dei loro leader. [224] Omelia nella S. Messa per lo sviluppo dei popoli, Maputo – Mozambico (6 settembre 2019): L’Osservatore Romano, 7 settembre 2019, p. 8. Mi permetto di ripetere che «la crisi finanziaria del 2007-2008 era l’occasione per sviluppare una nuova economia più attenta ai principi etici, e per una nuova regolamentazione dell’attività finanziaria speculativa e della ricchezza virtuale. II, Cost. Va ricordato che «tra la globalizzazione e la localizzazione si produce una tensione. 220. [94] In questa linea ricordo che «la tradizione cristiana non ha mai riconosciuto come assoluto o intoccabile il diritto alla proprietà privata, e ha messo in risalto la funzione sociale di qualunque forma di proprietà privata». Tuttavia, è ancora possibile scegliere di esercitare la gentilezza. 2. C’è un modello di globalizzazione che «mira consapevolmente a un’uniformità unidimensionale e cerca di eliminare tutte le differenze e le tradizioni in una superficiale ricerca di unità. Nella realtà stessa dell’essere umano e della società, nella loro natura intima, vi è una serie di strutture di base che sostengono il loro sviluppo e la loro sopravvivenza. 8-17; Marcellino Zalba, S.J., Theologiae moralis summa. Si accendono conflitti anacronistici che si ritenevano superati, risorgono nazionalismi chiusi, esasperati, risentiti e aggressivi. I nazionalismi chiusi manifestano in definitiva questa incapacità di gratuità, l’errata persuasione di potersi sviluppare a margine della rovina altrui e che chiudendosi agli altri saranno più protetti. enc. 185. 213. Non c'è più teologia ma ideologia, seppur impregnata di . Guida alla lettura di padre Giacomo Costa SJ. Non dobbiamo aspettare tutto da coloro che ci governano, sarebbe infantile. [81] Questo è un principio elementare della vita sociale, che viene abitualmente e in vari modi ignorato da quanti vedono che non conviene alla loro visione del mondo o non serve ai loro fini. Ciò dimostra che è necessario far crescere non solo una spiritualità della fraternità ma nello stesso tempo un’organizzazione mondiale più efficiente, per aiutare a risolvere i problemi impellenti degli abbandonati che soffrono e muoiono nei Paesi poveri. Infatti, «nella società globalizzata, esiste una maniera elegante di guardare dall’altra parte che si pratica abitualmente: sotto il rivestimento del politicamente corretto o delle mode ideologiche, si guarda alla persona che soffre senza toccarla, la si mostra in televisione in diretta, si adotta anche un discorso all’apparenza tollerante e pieno di eufemismi».[59]. Come diceva Sant’Agostino, «l’orecchio vede attraverso l’occhio, e l’occhio ode attraverso l’orecchio». du Cerf, Paris 1968, 12-13. A Pastoral Letter against Racism (Novembre 2018). 124] Esort. NRF, París 1940, 50 (ed. [226] Discorso ai bambini del Centro Betania e a una rappresentanza di assistiti di altri centri caritativi dell’Albania, Tirana – Albania (21 settembre 2014): Insegnamenti, II, 2 (2014), 288. Fratelli tutti: carta encíclica sobre la fraternidad y la amistad social (Documentos MC) (Spanish Edition) - Kindle edition by Papa Francisco. [17] Quando si dice che il mondo moderno ha ridotto la povertà, lo si fa misurandola con criteri di altre epoche non paragonabili con la realtà attuale. [120] Benedetto XVI, Lett. Per «agire insieme e guarire dalla chiusura del consumismo, l'individualismo radicale e l'auto-protezione egoistica». „Fratelli tutti„[1], scria Sfântul Francisc din Assisi pentru a se adresa tuturor fraților și surorilor și a le propune o formă de viață cu gust de Evanghelie. [203] Ciò non stabilisce un fissismo etico né apre la strada all’imposizione di alcun sistema morale, dal momento che i principi morali fondamentali e universalmente validi possono dar luogo a diverse normative pratiche. Cultura dello scontro, no; cultura dell’incontro, sì». [209] Messaggio per la 53ª Giornata Mondiale della Pace 1° gennaio 2020 (8 dicembre 2019), 2: L’Osservatore Romano, 13 dicembre 2019, p. 8. Ciascuno ama e cura con speciale responsabilità la propria terra e si preoccupa per il proprio Paese, così come ciascuno deve amare e curare la propria casa perché non crolli, dato che non lo faranno i vicini. Abbiamo bisogno di costituirci in un "noi" che abita il mondo, al quale dedicare tempo, impegno e beni. [103] Cfr Lett. [184] Discorso ai partecipanti all’Incontro mondiale dei movimenti popolari (28 ottobre 2014): AAS 106 (2014), 852. Vorrei insistere sul fatto che «dare a ciascuno il suo, secondo la definizione classica di giustizia, significa che nessun individuo o gruppo umano si può considerare onnipotente, autorizzato a calpestare la dignità e i diritti delle altre persone singole o dei gruppi sociali. [137] Discorso ai membri del Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede (12 gennaio 2015): AAS (107) (2015), 165; cfr Discorso ai partecipanti all’Incontro mondiale dei movimenti popolari(28 ottobre 2014): AAS 106 (2014), 851-859. Il riassunto dell'enciclica. [182] È carità stare vicino a una persona che soffre, ed è pure carità tutto ciò che si fa, anche senza avere un contatto diretto con quella persona, per modificare le condizioni sociali che provocano la sua sofferenza. [115] Perciò «chiedo in particolare ai giovani di non cadere nelle reti di coloro che vogliono metterli contro altri giovani che arrivano nei loro Paesi, descrivendoli come soggetti pericolosi e come se non avessero la stessa inalienabile dignità di ogni essere umano». Y esta encíclica también busca este mismo fin para todo el mundo y que se reflexione en ese valor importante de la fraternidad y la amistad donde se mantenga un diálogo con todas las personas de buena voluntad y con este escrito el Papa plantea que la fraternidad y la amistad social son las vías indicadas para construir un mundo más justo, pacífico y mejor reconociéndonos como hermanos porque somos hijos de un solo Creador, todos en la misma barca y por tanto necesitados de tomar conciencia de que en un mundo globalizado e interconectado sólo podemos salvarnos juntos. [274] Per molti cristiani, questo cammino di fraternità ha anche una Madre, di nome Maria. [116], 134. Non ci rendiamo conto che isolare le persone anziane e abbandonarle a carico di altri senza un adeguato e premuroso accompagnamento della famiglia, mutila e impoverisce la famiglia stessa. La riconciliazione è un fatto personale, e nessuno può imporla all’insieme di una società, anche quando abbia il compito di promuoverla. Ciò implica includere le periferie. Oggi il panorama mondiale ci presenta, tuttavia, molti falsi diritti, e – nello stesso tempo – ampi settori senza protezione, vittime piuttosto di un cattivo esercizio del potere».[148]. All’inganno del “tutto va male” corrisponde un “nessuno può aggiustare le cose”, “che posso fare io?”. [83] Parole come libertà, democrazia o fraternità si svuotano di senso. L’immigrato è visto come un usurpatore che non offre nulla. Al tempo stesso si argomenta che conviene limitare l’aiuto ai Paesi poveri, così che tocchino il fondo e decidano di adottare misure di austerità. 10. C’è un altro modo di eliminare l’altro, non destinato ai Paesi ma alle persone. [32] Omelia nella S. Messa, Skopje – Macedonia del Nord (7 maggio 2019): L’Osservatore Romano, 8 maggio 2019, p. 12. Ci chineremo per toccare e curare le ferite degli altri? enc. [86] Volgiamoci a promuovere il bene, per noi stessi e per tutta l’umanità, e così cammineremo insieme verso una crescita genuina e integrale. Questo non esaurisce affatto la ricchezza della libertà, che è orientata soprattutto all’amore. Verso dove sto puntando realmente?”. Aggrediscono una persona per la strada, e molti scappano come se non avessero visto nulla. Tanto da alcuni regimi politici populisti quanto da posizioni economiche liberali, si sostiene che occorre evitare ad ogni costo l’arrivo di persone migranti. E questa non è una cosa automatica, anzi: è un processo lento, difficile… verso un progetto comune».[132]. A partire da tale riconoscimento fattosi cultura, si rende possibile dar vita ad un patto sociale. Chi patisce ingiustizia deve difendere con forza i diritti suoi e della sua famiglia, proprio perché deve custodire la dignità che gli è stata data, una dignità che Dio ama. La pratica della gentilezza non è un particolare secondario né un atteggiamento superficiale o borghese. Infatti, «in un vero spirito di dialogo si alimenta la capacità di comprendere il significato di ciò che l’altro dice e fa, pur non potendo assumerlo come una propria convinzione. 1, q. Pertanto, tali parole non invitano a cercare conflitti, ma semplicemente a sopportare il conflitto inevitabile, perché il rispetto umano non porti a venir meno alla fedeltà in ossequio a una presunta pace familiare o sociale. Egli andò orientando il suo ideale di una dedizione totale a Dio verso un’identificazione con gli ultimi, abbandonati nel profondo del deserto africano. 114. [246] Cfr Lett. Deus caritas est (25 dicembre 2005), 28: AAS 98 (2006), 240. Se qualcuno pensa che si trattasse solo di far funzionare meglio quello che già facevamo, o che l’unico messaggio sia che dobbiamo migliorare i sistemi e le regole già esistenti, sta negando la realtà. In tale contesto, desidero ricordare che, insieme con il Grande Imam Ahmad Al-Tayyeb, abbiamo chiesto «agli artefici della politica internazionale e dell’economia mondiale, di impegnarsi seriamente per diffondere la cultura della tolleranza, della convivenza e della pace; di intervenire, quanto prima possibile, per fermare lo spargimento di sangue innocente». «Fratelli tutti»,[1] scriveva San Francesco d’Assisi per rivolgersi a tutti i fratelli e le sorelle e proporre loro una forma di vita dal sapore di Vangelo. Internazionale; Papa . E se andiamo alla fonte ultima, che è la vita intima di Dio, ci incontriamo con una comunità di tre Persone, origine e modello perfetto di ogni vita in comune. A parole si affermano certe cose, ma le decisioni e la realtà gridano un altro messaggio. Laudato si’ (24 maggio 2015), 104: AAS 107 (2015), 888. Tuttavia, dovrebbe almeno prevedere il dare vita a organizzazioni mondiali più efficaci, dotate di autorità per assicurare il bene comune mondiale, lo sradicamento della fame e della miseria e la difesa certa dei diritti umani fondamentali. ap. Esigono la decisione e la capacità di trovare i percorsi efficaci che ne assicurino la reale possibilità. [23] Messaggio per la 49ª Giornata Mondiale della Pace 1° gennaio 2016 (8 dicembre 2015), 2: AAS 108 (2016), 49. 218. Chiamata a incarnarsi in ogni situazione e presente attraverso i secoli in ogni luogo della terra – questo significa “cattolica” –, la Chiesa può comprendere, a partire dalla propria esperienza di grazia e di peccato, la bellezza dell’invito all’amore universale. [197] La discussione pubblica, se veramente dà spazio a tutti e non manipola né nasconde l’informazione, è uno stimolo costante che permette di raggiungere più adeguatamente la verità, o almeno di esprimerla meglio. Perciò l’essere umano possiede la medesima dignità inviolabile in qualunque epoca storica e nessuno può sentirsi autorizzato dalle circostanze a negare questa convinzione o a non agire di conseguenza. In ogni modo occorre «stabilire progetti a medio e lungo termine che vadano oltre la risposta di emergenza. [220], 234. [26] Discorso a professori e studenti del Collegio “San Carlo” di Milano (6 aprile 2019): L’Osservatore Romano, 8-9 aprile 2019, p. 6. Questo è dignità. Il mettersi seduti ad ascoltare l’altro, caratteristico di un incontro umano, è un paradigma di atteggiamento accogliente, di chi supera il narcisismo e accoglie l’altro, gli presta attenzione, gli fa spazio nella propria cerchia. In effetti, le nostre molteplici maschere, le nostre etichette e i nostri travestimenti cadono: è l’ora della verità. 84. Ma evidentemente non vale la stessa regola per una persona disabile, per chi è nato in una casa misera, per chi è cresciuto con un’educazione di bassa qualità e con scarse possibilità di curare come si deve le proprie malattie. In questo modo è stato un padre fecondo che ha suscitato il sogno di una società fraterna, perché «solo l’uomo che accetta di avvicinarsi alle altre persone nel loro stesso movimento, non per trattenerle nel proprio, ma per aiutarle a essere maggiormente sé stesse, si fa realmente padre». In entrambi i casi si riscontra la difficoltà a pensare un mondo aperto dove ci sia posto per tutti, che comprenda in sé i più deboli e rispetti le diverse culture. ap. San Giovanni Paolo II ha affermato che la Chiesa «non intende condannare ogni e qualsiasi forma di conflittualità sociale: la Chiesa sa bene che nella storia i conflitti di interessi tra diversi gruppi sociali insorgono inevitabilmente e che di fronte ad essi il cristiano deve spesso prender posizione con decisione e coerenza».[223]. Perciò, la mia critica al paradigma tecnocratico non significa che solo cercando di controllare i suoi eccessi potremo stare sicuri, perché il pericolo maggiore non sta nelle cose, nelle realtà materiali, nelle organizzazioni, ma nel modo in cui le persone le utilizzano. Non si tratta di renderci tutti più light o di nascondere le convinzioni proprie, alle quali siamo più legati, per poterci incontrare con altri che pensano diversamente. Riappare «la tentazione di fare una cultura dei muri, di alzare i muri, muri nel cuore, muri nella terra per impedire questo incontro con altre culture, con altra gente. Sono solo monologhi che procedono paralleli, forse imponendosi all’attenzione degli altri per i loro toni alti e aggressivi. I politici sono chiamati a prendersi «cura della fragilità, della fragilità dei popoli e delle persone. 122. Marco Tullio Cicerone (106 - 43 a.C.) è stato un avvocato, politico, scrittore, oratore e filosofo romano. Nella comunicazione digitale si vuole mostrare tutto ed ogni individuo diventa oggetto di sguardi che frugano, denudano e divulgano, spesso in maniera anonima. El amor construye puentes y estamos “hechos para el amor”, menciona el Papa, invitando en particular a los cristianos a reconocer a Cristo en el rostro de todos los excluidos. [67] Karl Rahner, S.I., Kleines Kirchenjahr. Dio voglia che questi eroi stiano silenziosamente venendo alla luce nel cuore della nostra società. In una società pluralista, il dialogo è la via più adatta per arrivare a riconoscere ciò che dev’essere sempre affermato e rispettato, e che va oltre il consenso occasionale. Infatti, «non esiste peggiore povertà di quella che priva del lavoro e della dignità del lavoro». Questa domanda è dura, diretta e decisiva. In questa prospettiva, desidero ricordare un testo memorabile: «Se non esiste una verità trascendente, obbedendo alla quale l’uomo acquista la sua piena identità, allora non esiste nessun principio sicuro che garantisca giusti rapporti tra gli uomini. Il commento di padre Diego Fares, scrittore de La Civiltà Cattolica. Tale localismo si rinchiude ossessivamente tra poche idee, usanze e sicurezze, incapace di ammirazione davanti alle molteplici possibilità e bellezze che il mondo intero offre e privo di una solidarietà autentica e generosa. Però non si colsero pienamente le occasioni offerte dalla fine della guerra fredda, per la mancanza di una visione del futuro e di una consapevolezza condivisa circa il nostro destino comune. Indica l’attaccamento al bene, la ricerca del bene. Vat. La statura spirituale di un’esistenza umana è definita dall’amore, che in ultima analisi è «il criterio per la decisione definitiva sul valore o il disvalore di una vita umana». Lettera al Presidente della Pontificia Accademia per la Vita in occasione del XXV anniversario della sua istituzione (6 gennaio 2019), 2.6: L’Osservatore Romano, 16 gennaio 2019, pp. Via Crucis ispirata alla enciclica "Fratelli tutti " di papa Francesco e a due testimoni di fraternità universale: il beato Charles De Foucauld e san Francesco d'Assisi. L’esperienza di vivere in un certo luogo e in una certa cultura è la base che rende capaci di cogliere aspetti della realtà, che quanti non hanno tale esperienza non sono in grado di cogliere tanto facilmente. 267. [254], 266. Tutti abbiamo una responsabilità riguardo a quel ferito che è il popolo stesso e tutti i popoli della terra. Ciò che conta è non farlo per alimentare un’ira che fa male all’anima della persona e all’anima del nostro popolo, o per un bisogno malsano di distruggere l’altro scatenando una trafila di vendette. Solidarietà è una parola che non sempre piace; direi che alcune volte l’abbiamo trasformata in una cattiva parola, non si può dire; ma è una parola che esprime molto più che alcuni atti di generosità sporadici. Senza la pretesa di compiere un’analisi esaustiva né di prendere in considerazione tutti gli aspetti della realtà che viviamo, propongo soltanto di porre attenzione ad alcune tendenze del mondo attuale che ostacolano lo sviluppo della fraternità universale. [138], 164. Donaci l’amore che traspariva nei gesti di Gesù, nella sua famiglia di Nazaret e nella prima comunità cristiana. La lotta tra diversi settori, «quando si astenga dagli atti di inimicizia e dall’odio vicendevole, si trasforma a poco a poco in una onesta discussione, fondata nella ricerca della giustizia». Se la norma viene considerata uno strumento a cui ricorrere quando risulta favorevole e da eludere quando non lo è, si scatenano forze incontrollabili che danneggiano gravemente le società, i più deboli, la fraternità, l’ambiente e i beni culturali, con perdite irrecuperabili per la comunità globale. La realtà è che «il processo di pace è quindi un impegno che dura nel tempo. enc. 92. Christus vivit (25 marzo 2019), 181. L’autentico dialogo sociale presuppone la capacità di rispettare il punto di vista dell’altro, accettando la possibilità che contenga delle convinzioni o degli interessi legittimi. Così si è fatto di nuovo strada l’ingannevole fantasma della guerra. L’opzione per i poveri deve portarci all’amicizia con i poveri».[221]. [82] Investire a favore delle persone fragili può non essere redditizio, può comportare minore efficienza. Facilita la ricerca di consensi e apre strade là dove l’esasperazione distrugge tutti i ponti. La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male. [134] Cfr ibid. In tale intreccio della comunione universale si integra ciascun gruppo umano e lì trova la propria bellezza. Quando la dignità dell’uomo viene rispettata e i suoi diritti vengono riconosciuti e garantiti, fioriscono anche la creatività e l’intraprendenza e la personalità umana può dispiegare le sue molteplici iniziative a favore del bene comune». [261], 273. […] La tenerezza è la strada che hanno percorso gli uomini e le donne più coraggiosi e forti». Per quanto riguarda gli educatori e i formatori che, nella scuola o nei diversi centri di aggregazione infantile e giovanile, hanno l’impegnativo compito di educare i bambini e i giovani, sono chiamati ad essere consapevoli che la loro responsabilità riguarda le dimensioni morale, spirituale e sociale della persona. 85. Siamo ancora lontani da una globalizzazione dei diritti umani più essenziali. Spesso ci sono persone che investono qualcuno con la loro automobile e fuggono. […] Come leader religiosi siamo chiamati ad essere veri “dialoganti”, ad agire nella costruzione della pace non come intermediari, ma come autentici mediatori. La Loggia massonica di Spagna ha elogiato l'enciclica su Twitter, affermando: "#FratelliTutti è l'ultima enciclica di @Pontifex in cui abbraccia la Fratellanza Universale, il grande principio della moderna [massoneria] 'Riconoscendo la dignità di ogni persona umana, possiamo far rivivere insieme un desiderio di fratellanza mondiale'". 209. Ogni giorno ci troviamo davanti alla scelta di essere buoni samaritani oppure viandanti indifferenti che passano a distanza. Oggi nessuno Stato nazionale isolato è in grado di assicurare il bene comune della propria popolazione. [164] Lett. Infatti, arricchendosi con elementi di diversa provenienza, una cultura viva non ne realizza una copia o una mera ripetizione, bensì integra le novità secondo modalità proprie. postsin. [262] S. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Eppure ogni tanto si presenta il miracolo di una persona gentile, che mette da parte le sue preoccupazioni e le sue urgenze per prestare attenzione, per regalare un sorriso, per dire una parola di stimolo, per rendere possibile uno spazio di ascolto in mezzo a tanta indifferenza. Neppure può preservarci da tanti mali che diventano sempre più globali. Tutto diventa una specie di spettacolo che può essere spiato, vigilato, e la vita viene esposta a un controllo costante. Perché è l’«amore che rompe le catene che ci isolano e ci separano, gettando ponti; amore che ci permette di costruire una grande famiglia in cui tutti possiamo sentirci a casa […]. Passarono diverse persone accanto a lui ma se ne andarono, non si fermarono. Oggi esiste la convinzione che, oltre agli sviluppi scientifici specializzati, occorre la comunicazione tra discipline, dal momento che la realtà è una, benché possa essere accostata da diverse prospettive e con differenti metodologie. Per noi questa profezia prende carne in Gesù Cristo, che di fronte a un discepolo eccitato dalla violenza disse con fermezza: «Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno» (Mt 26,52). IT_CH. Fratelli tutti è un monito all'amore fraterno e quindi alla pace. In questo spazio di riflessione sulla fraternità universale, mi sono sentito motivato specialmente da San Francesco d’Assisi, e anche da altri fratelli che non sono cattolici: Martin Luther King, Desmond Tutu, il Mahatma Gandhi e molti altri. 260. 270. Se leggiamo altri testi del Nuovo Testamento, possiamo notare che di fatto le prime comunità, immerse in un mondo pagano colmo di corruzione e di aberrazioni, vivevano un senso di pazienza, tolleranza, comprensione. Persistono oggi nel mondo numerose forme di ingiustizia, nutrite da visioni antropologiche riduttive e da un modello economico fondato sul profitto, che non esita a sfruttare, a scartare e perfino ad uccidere l’uomo. [32] Il dolore, l’incertezza, il timore e la consapevolezza dei propri limiti che la pandemia ha suscitato, fanno risuonare l’appello a ripensare i nostri stili di vita, le nostre relazioni, l’organizzazione delle nostre società e soprattutto il senso della nostra esistenza. [227] Videomessaggio al TED2017 di Vancouver (26 aprile 2017): L’Osservatore Romano (27 aprile 2017), p. 7. Affinché una società abbia futuro, è necessario che abbia maturato un sentito rispetto verso la verità della dignità umana, alla quale ci sottomettiamo. 96. 15. [36] Esort. Così essa perde il valore che potrebbe possedere e diventa una delle polarità della società divisa. [98] Il diritto alla proprietà privata si può considerare solo come un diritto naturale secondario e derivato dal principio della destinazione universale dei beni creati, e ciò ha conseguenze molto concrete, che devono riflettersi sul funzionamento della società. Di conseguenza, come comunità siamo tenuti a garantire che ogni persona viva con dignità e abbia opportunità adeguate al suo sviluppo integrale. La frattura riguarda anche le comunità di origine, che perdono gli elementi più vigorosi e intraprendenti, e le famiglie, in particolare quando migra uno o entrambi i genitori, lasciando i figli nel Paese di origine». Infatti, «quella internazionale è una comunità giuridica fondata sulla sovranità di ogni Stato membro, senza vincoli di subordinazione che ne neghino o ne limitino l’indipendenza». Tale distruzione di ogni fondamento della vita sociale finisce col metterci l’uno contro l’altro per difendere i propri interessi». Al contrario, per i Paesi piccoli o poveri si apre la possibilità di raggiungere accordi regionali con i vicini, che permettano loro di trattare in blocco ed evitare di diventare segmenti marginali e dipendenti dalle grandi potenze. Questi però sono segni di uno stile di vita generalizzato, che si manifesta in vari modi, forse più sottili. Pertanto, la fraternità universale e l’amicizia sociale all’interno di ogni società sono due poli inseparabili e coessenziali. C’è un riconoscimento basilare, essenziale da compiere per camminare verso l’amicizia sociale e la fraternità universale: rendersi conto di quanto vale un essere umano, quanto vale una persona, sempre e in qualunque circostanza. [118], 136. [87] Messaggio per la 49ª Giornata Mondiale della Pace 1° gennaio 2016 (8 dicembre 2015), 6: AAS 108 (2016), 57-58. E nemmeno sarebbe sufficiente un mero consenso tra i vari popoli, ugualmente manipolabile. Che cosa significano oggi alcune espressioni come democrazia, libertà, giustizia, unità? 6-7. Ponte e porta, in Saggi di estetica, a cura di M. Cacciari, Liviana, Padova 1970, 8). [34] «Historia […] magistra vitae» (M.T. [28], 31. In libreria il 12 ottobre. Oggi, «tanto da alcuni settori della politica come da parte di alcuni mezzi di comunicazione, si incita talvolta alla violenza e alla vendetta, pubblica e privata, non solo contro quanti sono responsabili di aver commesso delitti, ma anche contro coloro sui quali ricade il sospetto, fondato o meno, di aver infranto la legge. [75] Messaggio per la 47ª Giornata Mondiale della Pace 1° gennaio 2014 (8 dicembre 2013), 1: AAS 106 (2014), 22. [205] Il poliedro rappresenta una società in cui le differenze convivono integrandosi, arricchendosi e illuminandosi a vicenda, benché ciò comporti discussioni e diffidenze. [64] Angelus (10 novembre 2019): L’Osservatore Romano, 11-12 novembre 2019, p. 8. L’amore sociale è una «forza capace di suscitare nuove vie per affrontare i problemi del mondo d’oggi e per rinnovare profondamente dall’interno strutture, organizzazioni sociali, ordinamenti giuridici». È far fronte agli effetti distruttori dell’Impero del denaro […]. […] Non è né la sfera globale che annulla, né la parzialità isolata che rende sterili»[125], è il poliedro, dove, mentre ognuno è rispettato nel suo valore, «il tutto è più delle parti, ed è anche più della loro semplice somma». FRATELLI TUTTI Es la tercera encíclica del Papa Francisco, fue lanzada el 4 de octubre del 2020 en Asis, Italia. 240. Se il perdono è gratuito, allora si può perdonare anche a chi stenta a pentirsi ed è incapace di chiedere perdono. [165] Si tratta di progredire verso un ordine sociale e politico la cui anima sia la carità sociale. 95. Se trata de problemas globales que necesitan acciones globales, dando la alarma también contra una “cultura de los muros” que beneficia la masificación de organizaciones delictivas, alimentadas por el temor y la soledad. Come leggi?”. Gesù gli disse: “Va’ e anche tu fa’ così”» (Lc 10,25-37). [252] Divinae Institutiones VI, 20, 17: PL 6, 708. Pertanto, questo incontro misericordioso tra un samaritano e un giudeo è una potente provocazione, che smentisce ogni manipolazione ideologica, affinché allarghiamo la nostra cerchia, dando alla nostra capacità di amare una dimensione universale, in grado di superare tutti i pregiudizi, tutte le barriere storiche o culturali, tutti gli interessi meschini. Quanto ha bisogno la nostra famiglia umana di imparare a vivere insieme in armonia e pace senza che dobbiamo essere tutti uguali!».[79]. "Fratelli tutti" è il titolo della terza enciclica di Papa Francesco. Non fa sì che ci fermiamo a lamentarci del fatto, non dirige il nostro sguardo verso i briganti. C’è la tendenza a costruire deliberatamente dei nemici: figure stereotipate, che concentrano in sé stesse tutte le caratteristiche che la società percepisce o interpreta come minacciose. Il popolo ha il diritto di sapere che cosa è successo». Non disprezzatelo quando è nudo. Separarli conduce a una deformazione e a una polarizzazione dannosa. Come hanno insegnato i Vescovi della Croazia, «noi dobbiamo ad ogni vittima innocente il medesimo rispetto. [71] Benedetto XVI, Lett. Ogni altra scelta conduce o dalla parte dei briganti oppure da quella di coloro che passano accanto senza avere compassione del dolore dell’uomo ferito lungo la strada. Insegniamo loro la buona battaglia dell’incontro! [129] Esort. Evangelium vitae (25 marzo 1995), 9: AAS 87 (1995), 411. Meglio non cadere in questa miseria. Indagando sulla natura umana, la ragione scopre valori che sono universali, perché da essa derivano. 3. [53] Nell’intento di cercare una luce in mezzo a ciò che stiamo vivendo, e prima di impostare alcune linee di azione, intendo dedicare un capitolo a una parabola narrata da Gesù duemila anni fa.

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